Vogliamo raccontarvi una storia ambientata in Albania, in una piccola cittadina che si chiama Burrel. Qui vivono persone di etnie diverse e, soprattutto, di religioni diverse. A Burrel la maggioranza della popolazione è musulmana, ma vi vivono anche cattolici e tante famiglie egjyptiane (zingari di origine egiziana). La povertà è diffusa e le possibilità per i ragazzi di studiare ed essere adeguatamente seguiti sono davvero poche. Molti si danno alla delinquenza già da bambini e le ragazze si sposano giovanissime, spesso abbandonando la scuola. In un contesto di estrema povertà la diversità culturale e religiosa rischia di diventare strumento per alimentare scontri e malcontenti il cui prezzo, solitamente, è purtroppo pagato dai più poveri. Ma la diversità, se unita alla tolleranza, diviene una preziosa ricchezza.
Nel novembre 2020 Fondazione Sipec con le Suore Maestre di Santa Dorotea e il supporto della Consulta per la Cooperazione e la Pace, la solidarietà internazionale e i diritti umani del Comune di Brescia, ha avviato il progetto “Convivere in armonia. Centro diurno Santa Dorotea”, cercando di ampliare e sviluppare l’aiuto e il sostegno ai piccoli e giovani amici.
Grazie all’impiego di personale qualificato verrà assicurato il sostegno scolastico a circa 60 bambini tra i 6 e i 14 anni e verrà offerto loro un pasto caldo giornaliero. Verranno anche avviati corsi di musica e di pittura per i bambini e un laboratorio di taglio e cucito per le giovani donne, che potranno vendere al mercato i prodotti realizzati durante le lezioni. In questo contesto i ragazzi potranno crescere con pari opportunità dei coetanei, sviluppando capacità cognitive, creative e relazionali, rafforzando una visione della società aperta, condivisa e solidale, capace di dialogare costruttivamente per realizzare il bene comune attraverso una responsabilità sociale intesa come educazione alla comunità e alla sostenibilità ambientale.